martedì 15 ottobre 2013

Recensione di Bling Ring


Avevo proprio voglia di dare il mio parere non richiesto su un film e l'ultimo che ho visto, quindi fresco fresco di visione, è Bling Ring. Sono andata al cinema mossa, più che da un vero interesse per il film, per una sorta di curiosità incrementata dai continui post dedicati alla pellicola e gli innumerevoli video scadenti su youtube che tentano di dare consigli su come ricreare l'outfit di qualche personaggio.
Ma devo dire che di look interessanti e originali nel film ne ho visti ben pochi, sarà che di moda non me ne intendo un fico secco, ma sembravano tutti abbinamenti più o meno scopiazzati da giornali frivoli o dal blog della convinta modaiola di turno che pensa di essere Anna Wintour.
Chiudiamo la parentesi fashion e passiamo alla trama: ragazzini di Los Angeles ricchi e viziati derubano chi è più ricco e figo di loro. La storia è molto semplice, direi lineare, non c'è nessuna digressione o approfondimento sulla vita dei protagonisti. Che questi babbei poco svegli venissero beccati già si sapeva (visto che il fim è basato su una storia vera che ha avuto una risonanza quasi mondiale). Io volevo sapere le motivazioni profonde che hanno spinto questi giovani a rubare. Invece, escludendo qualche raro accenno, non c'è nessuno zoom sui personaggi. Si capisce che, chi più chi meno bramava la vita dei propri idoli e quindi di riflesso si sentiva insoddisfatto della propria. Questo perchè vivevano in una realtà privilegiata dove la loro unica preoccupazione era farsi notare alle feste, smignottare su Facebook e spippare polverina bianca...con il fine di ottenere un briciolo di notorietà.
Se penso al film come uno spaccato della vita di una certa categoria di persone che vivono nel mondo dello sfarzo e dei lustrini con il cervello pieno di fregnacce non è male, ma la storia e il suo sviluppo non sono sostanziose. Gira intorno al problema ma non l'affronta. Sembra che i protagonisti si sentano a loro agio nello sgraffignare oggetti di valore spinti solo dal puro desiderio di possedere qualcosa.
All'inizio del film possiamo percepire il disagio di Marc, un ragazzo complessato con il desiderio di essere accettato...poi questo malessere lentamente scompare e anche lui si adatta alla vita da Lupin.
Il personaggio di Rebecca è stereotipato all'inverosimile, una ragazza che vive per la moda e il gossip. E' chiaro da subito che stia manipolando o meglio asservendo il suo compagno di merende.
Nicki è la classica gallinella in cerca di celebrità con una sorella adottiva parecchio sciatta al seguito . Tra l'altro nonostante la bellezza indiscutibile di Emma Watson non posso non notare quelle extension palesemente posticce nei capelli.
Nel gruppo c'è anche una biondona che non viene quasi mai filata, personaggio reso anonimo che meritava il suo posticino anche solo per far sfoggio di qualche borsetta costosa per accontentare qualche fans fashion victim del film.

Che poi non capisco come pensavano di farla franca! Pensavano di infiltrarsi in casa di Paris Hilton e company e non venire ripresi dalle telecamere?! Mi sembra una regola basilare della truffa entrare con un cappuccio e dei guanti. Io, tra vedere e non vedere, mi sarei anche messa una parrucca e una maschera e senza dubbio non avrei rubato tutte quelle cose insieme, mi sarei concentrata su poche cose di valore e non avrei sparso la voce dei miei furti in tutta la scuola. In questo sono stati proprio dei beoti di prima categoria.
Tirando le somme il film non è malaccio. Non è noioso, tediante e spaccaballe ma in alcune parti è un pò lento... un pò di imprevisti in più non sarebbero stati male, è andato tutto liscio per un anno, cosa che mi sembra strana. Non hanno nemmeno fatto capire per bene come smerciassero gli oggetti rubati!
Capisco che non potevano allontanarsi troppo dalla storia vera, ma siccome questo non è un documentario, potevano romanzare meglio.
Film che, per quanto mi riguarda, raggiunge pienamente la sufficienza ma con un potenziale non indifferente che poteva essere sfruttato meglio.

Stefania

Trailer del film:



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