giovedì 12 dicembre 2013

Recensione di American Horror story 3X9 "Head"


Questa puntata è incentrata sulla storia del cacciatore Faccia da Tonno marito fittizio (ma non nei sentimenti) di Cordelia. 
Cresce con un'educazione antistrega ma si nota subito che non possiede grandi capacità e la freddezza necessaria per svolgere questo lavoro, diciamocelo...non sembra avere le palle giuste. 
Infatti, il caro paparino esaltato ci perde quasi una mano, che rimarrà ustionata per sempre, a ricordare a Hank la sua insicurezza e cosa deve al padre. Alla fine i sentimenti prevalgono e si ribella a quel gran pezzo di gnocca di Marie Laveau che lo minacciava in maniera piuttosto convincente per fargli sterminare le streghe bianche. 
Così, armato fino ai denti, si presenta nel salone da parrucchiere, quartier generale innovativo e alla moda del voodoo! Dopo aver commesso una strage e aver quasi portato a termine la missione degna di Machete, viene inchiappettato da Queenie. Alla fine anche lei è stata utile a qualcosa! Iniziavo a pensare che servisse a riempire, chi meglio di lei, l'intero monitor del mio pc.
Finalmente ce ne siamo sbarazzati, suppongo in via definitiva anche perchè chi si prenderebbe la briga di resuscitarla visto il suo voltafaccia?!
Mi soffermerò adesso sulle scene che reputo fottutamente geniali.
Myrtle ha tirato fuori gli artigli e attua una vendetta da brividi in puro stile American Horror Story.
Non paga di aver paralizzato in maniera sadica e dolorosa gli altri membri del consiglio (e ammettiamolo che sono stati due imbecilli a metterla al rogo) e dopo aver sradicato senza esitazioni gli occhi che servivano a
Cordelia, da psicopatica sanguinaria in una valle di goduria incontrollata, li fa letteralmente a pezzi!
Interpretazione fantastica, dialoghi superlativi tra la strega rossa e le due meritevoli vittime culminate nella menzogna che gli occhi erano stati donati da volontari che preferivano rimanere anonimi! Grandioso!
Altre scene particolarmente interessanti sono quelle che hanno come co-protagonista il cagnolone da guardia che adotta Fiona per vegliare sulla confraternita più stramba e splatterosa che esista. Per prima cosa fantastico il dialogo con Hank: 
Hank: "Hai un cane?"
Fiona:" Be, un cane se ne è andato e un altro è arrivato!E' il ciclo della vita".
Peccato che il simpatico cucciolone crepi due secondi dopo a causa dello zombie da trombata nascosto nella camera di Zoe e Madison. 
Ma non preoccupatevi, la casa non rimarrà sguarnita di protezioni.  Infatti a Fiona viene un'idea tanto assurda quanto geniale: usare Kyle come nuovo cane da guardia. Visto che Spalding è morto serve un nuovo zerbino da usare a suo piacimento. Ad ogni modo...meglio così, Kyle versione Frankenstein iniziava a gonfiarmi non poco. Ora che è tornato un minimo lucido potrà regalarci chissà quale storyline con le due protagoniste che già se lo contendevano-dividevano in comunione dei beni.
Ho trovato di una noia mortale la storia di Luke. Onestamente non ne capisco il senso. La vedo come qualcosa di riempitivo e un contorno della trama principale. Non mi interessava già dall'inizio. Non capisco perchè stiano approfondendo il rapporto madre e figlio e il passato da omicida della madre. Alla fine, ora so che la genitrice maniaca, già chiarito che sia deviata, si è sbarazzata del consorte, cosa mi cambia? 
 Alla fine probabilmente Luke ucciderà la madre e Nan avrà un ruolo: sinceramente non me ne sbatte allegramente nulla.
Lo stesso ormai per la testa mozzata, non importa a nessuno dei personaggi perchè dovrebbe interessare a noi? Quando la stronza era in vita aveva un senso ma adesso?! Non penso che qualcuno voglia riattaccarla al corpo a meno che non la riappiccichino per seppellirla di nuovo per far si che la punizione non abbia mai fine. Ma vedere una capoccia che continua a vivere come Mano della Famiglia Adams non è molto originale, soprattutto perchè il suo raggio di azione è molto limitato.
In conclusione: la puntata non era male ma un tantino lenta e con scene superflue. Rimane il fatto che American Horror Story riesce a tenerti incollato allo schermo e regalare momenti di puro e genuino sgomento. L'inizio della stagione era qualitativamente più alto ma si sa (come è successo anche nella prima serie) che in questo genere di prodotto quando scopri i fatti accaduti e sveli i personaggi inevitabilmente il fattore tensione va a farsi friggere.  
Sono curiosissima di vedere a cosa porterà il sodalizio tra Fiona e Laveau! Le due bitch che collaborano insieme potrebbero essere un spettacolo!!! Mi aspetto grandi cose anche dall'amicizia Misty Day e Cordelia. Staremo a vedere.



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7 commenti:

  1. Sinceramente, un commento molto superficiale.
    Il tema di tutta questa serie tv è quello delle minoranze culturali, etniche. Hai denigrato due dei personaggi che proprio in questa puntata sono stati il fulcro del messaggio basilare della serie: Queenie e Madam Lalaurie. Questa serie non sta parlando di magia, quello è il pretesto, ma sta parlando di odio razziale, di faide, di minoranze che si uccidono tra di loro, mentre il reale nemico è fuori. Madam Lalaurie decapitata, eppure immortale, viene condannata da Queenie stessa a guardare "Radici" (un colossal che parla dell'emancipazione degli schiavi neri) e alla fine piange commossa. In quella toccante e sintetica scena si voleva rendere la comunicazione tra faide. Se in mezzo ad una guerra come quella che oggi accade tra palestinesi ed israeliani, si dimenticasse per un momento chi ha toro e chi ha ragione e si vedesse la storia di ciascun popolo, forse si riuscirebbe a provare compassione per il prossimo. Il clan voodoo di Marie Levau è colpevole quanto quello del Coven, così come i neri sono colpevoli quasi quanto i bianchi nel perpetrare un pregiudizio razziale. Citando Lalaurie che parla a Queenie: "loro non ti vedranno mai come una sorella sei una nigresse!" e Queenie che le crede, e perciò tradisce. Marie Levau del resto pratica le stesse sevizie che hanno subito gli schiavi da parte di Madam Lalaurie, alla stessa. Questo non è progresso, questo non porterà alla convivenza pacifica e alla sopravvivenza.
    Forse alla frase di Fiona "When witches don't fight we burn" si sostituirà la frase della nuova suprema, che secondo me è Zoe: "We will unite or we will fall".
    Per piacere non commentate American Horror Story se dovete farlo come commentate le serie tv da due soldi stile vampire diaries o cose del genere.
    Grazie

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    1. Bravo, ben detto. Questa serie merita molto rispetto, per come è scritta, diretta, interpretata, scenografata, illuminata etc. I sottotesti sono fondamentali qui come in Asylum

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    2. esattamente..nonostante trattino il tema streghe e stregoneria non in modo corretto, trovo che altri temi sociali vengan affrontati in modo interessante,e del rapporto tra luke e la madre ne vogliam parlare??? certo che e emblematico il modo di vedere la figura materna da chi scrive i soggetti di queste serie..io la trovo una serie intrigante ..anche se piena di erroracci legati al mondo della stregoneria..ma meglio cosi' meno il publico sa meglio e' per noi

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  2. Valerio quello che hai scritto è tutto giusto...mi sembra palese quale sia il ruolo di Quennie e di Madame Lalaurie, questo è il commento all'ultima puntata non a tutta la stagione dove commento ogni singola storyline. Inserita in un altro telefilm questa tematica sociale l'avrei apprezzata molto di più...ma se guardo America Horror Story non mi interessa che ci sia un messaggio morale, mi aspetto che si attenga al filone dell'horror non che sfoci in tematiche razziali. Che poi io ho specificato che la storia di Madame Lalaurie all'inizio era grandiosa perchè riusciva a mescolare elementi di storia e razzismo con componenti horror inquietanti infatti non le avrei mozzato la testa...al contrario, il personaggio di Queenie è stato proprio gestito male, approfondimento pari a zero confronto ad altri protagonisti. In Asylium era molto più sottile la condanna sociale e morale, in Coven è grossolana, con la testa mozzata che è costretta a guardare "Radici" piuttosto che capire che le sue idee erano sbagliate a seguito di ragionamenti (magari anche con Queenie) o discorsi importanti con un messaggio forte. In realtà penso che sia la serie tv che usa la tematica razziale in maniera superficiale tanto per giustificare la faida e inserire la magia...ma d'altronde ribadisco non è comunque quello che vorrei vedere in questo telefilm...

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    1. e' un telefilm non un saggio , mia cara , sai che noia un dialogo tra queste due su certi argomenti?? poi devon condensare molte cose in poco tempo..il tempo di una puntata..e come tu stessa dici serve tenere il pubblico in suspence ,se diventa noioso ... mentre la trovata della testa costretta ad osservare la tv..la trovo geniale..e tipica della societa' americana

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    2. Punti di vista...per me non sarebbe noioso un bel dialogo! "Tipica della società americana" = trovata vista e stravista. Per me infatti non è un saggio...per questo non ho spolverato la pappardella del sociale e mi sono concentrata sulle scene dalla puntata altrimenti in ogni recensione, mia cara, dovrei fare la premessa che la serie tv parla di tematiche sociali e siccome è palese dalla prima puntata quale sia il contesto storico e culturale e le puntate sono più di 10..non ha senso fare questa premessa ogni volta...sai quanto me ne frega in un telefilm che si chiama American Horror Story del messaggio morale? nulla... Basta che apra uno qualsiasi dei miei libri universitari per informarmi su quelle tematiche francamente due nozioncine spolverate qua e là in un telefilm per fare ascolti e rendere la vicenda un minimo strutturata non sono per nulla esaurienti o lodabili...allora in ogni film che vedo potrei trovare l'argomentazione intellettuale: Asylum era una condanna sulle condizioni di vita nei manicomi, The Walking Dead è la lotta dell'uomo contro se stesso e l'ignoto, Sailor Moon sullo spirito di sacrificio e amicizia, Il Titanic è un documentario sulla vicenda della nave "inaffondabile", Spartacus allora è degno di Discovery Channel....

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  3. Spartacus degno di discovery channel: grazie :)

    Vampires Diaries potrebbe essere la crisi del fratello cesso scemo che invidia quello figo. Facciamo anche un focus sull'educazione che hanno ricevuto dai genitori (però sono morti centinaia di anni prima, magari ci sta una parentesi sulla loro alimentazione.. eh come cambiano le generazioni).

    Alias. Giovani donne in carriera con crisi di identità. Frustrate da un padre esigente, la mamma super impegnata (pensa che muore un paio di volte pure)

    Heroes. moralità a go-go. Dramma rapporto padre figlia ricorrente, frustrazione del fratello rispetto all'altro. Insoddisfazione delle nuove generazioni. Oh, ci mettiamo pure l'etica: la scienza non dovrebbe andare oltre quello che può fare dio.

    Prison Break. sovraffolamento nelle carceri, omosessualità, problema etico per avvocati e medici delle carceri. sistema di sicurezza obsoleti. Concetto più ampio (ma qui passiamo dal morale al filosofico) di libertà.
    Un' analisi sull'abuso dei tatuaggi nelle nuove generazioni ci sta.
    ah, sarà una tendenza, ma qui i problemi del fratello maggiore sono palesi al punto da spingerlo a picchiare tutti ma in realtà ce l'ha: con il fratello figo e intelligente e con il barbiere per via del taglio "capelli a cuffia".

    Ah Valerio, si guardo Vampires Diaries, ma mi pareva che qui si accusasse qualcuno di superficialità... coerenza?

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