martedì 9 aprile 2013

Recensione Spartacus 3X9 "The Dead and the Dying"


Manca pochissimo alla battaglia finale, i cuori si surriscaldano, l'anima del gladiatore viene a galla.
Questo episodio è un ritorno agli albori, una ripresa dello spirito originale della serie che rimarca il concetto che chi muore con onore non muori mai. Sembra quasi di essere di nuovo nell'arena, si sente la sabbia sotto i piedi, il sangue e la paura che attanagliano le membra. La voglia di riscatto, di vendetta, di libertà sono un grido al cielo.
OK, la smetto e assumo il mio solito registro. La puntata spaccava di brutto. Mi piace quando gli autori scelgono la strategia secondaria: meno tits big boobs e più combattimenti. E si... perchè arrivati alla 4 serie ci siamo un pò stancati di vedere orgie inverosimili, pendaglietti attaccati ai nipples non si sa come e pellicce umane di varia natura. Vogliamo vedere il sangue che scorre, vogliamo la vendetta, quella vera che porrà fine a tutto nel bene e nel male.
Era inevitabile che la morte del Gallo Imbattuto (io direi Toro da monta e Lucrezia sarebbe d'accordo) avrebbe pompato la furia omicida e i muscoli guizzanti dei fucking slaves.
Quindi una volta infinocchiato per benino Tiberius sia da Cesare (che doveva vendicare la violazione del posteriore) sia da Spartacus...quello che rimaneva da fare era prenderlo giustamente a sputi e calci in bocca insieme ai suoi uomini (anche conosciuti dai ribelli come "puttanelle romane").
Una volta preso il ragazzo vengono aperti i giochi ai favore dei caduti in battaglia che consistono nel prendere un nemico e fargli ingerire lance, spade, pugni e quant'altro di doloroso e splatter e devo dire che è stato parecchio FUCK YEAH! Il tutto si svolge in un'arena improvvisata e sorta in pratica come un fungo dalla pietra. Mi dovete spiegare da dove è sbucata fuori quella struttura perfetta a gradoni. Ma tralasciamo questo piccolo fail.
Spartacus, ha aperto le danze e si è atteggiato non poco a  capomuscoli laccati ma questo è stato vano perchè è bastato che Gannicus sia entrato in scena con le due spade e abbia esclamato beffardo che non voleva sfidare due ma bensì tre romani, a spazzare quel poco di carisma e leadership maschia che il Portatore della pioggia aveva duramente guadagnato in tutti questi anni. Parliamoci chiaro tra tutti Spartacus è il più pesce lesso. Anche Nasir, meglio conosciuto come ragazzo di quel gran bel pezzo di montagna di Agron, è più capobranco di lui. Adoro la scena quando l'amico di colore di Nasir, che sperava che il suo avversario nelle "questioni di cuore se così si può dire" (cit),  fosse morto, sventrato e sepolto in una fossa comune, vede che invece Agron è ancora vivo. Faccia da Forever alone.
Bellissima la parte del combattimento tra Nevia e Tiberius: il ragazzino non era proprio una schiappa nel combattimento (pensiero lecitamente suggerito dall'aspetto da ciofeca paragonato allo standar della serie) e Xena ha provato ancora più gusto a pestarlo di sana pianta. Se non fosse che Zeus Himself (Spartacus) ha posto fine alla festa, per scambiare il boy con 500 ostaggi ribelli. Che sfiga. MA NO!!! Perchè a tradimento viene comunque infilzato come un maialetto allo spiedo da Kore alias amante di Crasso.
La parte migliore è la celebrazione in onore dei caduti..è stato emozionante quando tutti hanno fatto il nome di una persona cara che avevano perso...e alla fine l'intero esercito che a gran voce intona: "CRIXUS! CRIXUS!CRIXU!" Voglio diventare un gladiatore!
Voto:8

Stefania




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